Di Andrea Vitella.
  • SABATO 10 AGOSTO: siamo tutti pronti, e alle 19 in punto Fuso, Viviano (il Killer) e la Mirella arrivano a casa mia (Andrea); si sistemano le valige ma soprattutto le vele. Sembra tutto a posto, peccato che il tempo non ci ha aiutato per niente, infatti per 6 ore di viaggio non ha mai smesso di piovere. Arrivati nella piana di Castelluccio però come per magia non piove più: sono le 3 di notte e fuso dice: “ Movemose a piantere le tende prima che ricuminsie a slavaiare”. Detto fatto la sua tenda è già montata mentre il sottoscritto fa un po’ di fatica: nel frattempo inizia a diluviare ed avendo lasciato sbadatamente la porta aperta…. la tenda si allaga. Alla fine ci tocca dormire in auto.
  • DOMENICA 11 AGOSTO: dopo poche ore di sonno è già mattina. La temperatura non è certo di quelle che ti fa ricordare metà agosto, infatti fa un po’ freddino e continua a piovviginare. A questo punto Andrea guardando il cielo grigio pronuncia una delle sue frasi: “ se ancò vien fora el sole me cavo so nudo in piana”. Dopo un’oretta il cielo si apre ed il sole risplende. Tuttavia la scommessa non verrà mai pagata. Di corsa in campeggio a piantare le tende ed a fare uno spuntino. Poi di nuovo in piana ma oggi non si vola. Le previsioni comunque sembrano essere migliori per i giorni successivi. Alla sera cena in campeggio dove il Fuso si rivela ottimo cuoco.
  • LUNEDI’ 12 AGOSTO: finalmente al mattino ci svegliamo con il sole ed una temperatura decente; con calma facciamo colazione e poi via in piana. Nel campetto vediamo un bel po’ di parapendio che veleggiano in dinamica: ci guardiamo un attimo in faccia e via: fuori le vele e su per il campetto; un po’ di vasche e poi giù. Peccato che sui cordini del Fuso rimangano le tracce di una ragazza Austriaca. Nulla di grave comunque. Nel pomeriggio decidiamo di salire sul decollo di Forca di Presta. Quello che troviamo è vento forte e uno sciame di alianti (radiocomandati) che sfrecciano a pochi metri da terra. La Mirella prende il suo delta ed inizia a montarlo mentre noi cerchiamo riparo dal vento in auto. Nel frattempo altri delta iniziano a decollare seguiti dalla nostra “pilotessa” che dopo essersi fatta qualche “ora” di volo si permette anche di fare il top. La giornata finisce così cucinati dal sole e dal vento ma convinti che domani sarà una giornata mitica.
  • MARTEDI’ 13 AGOSTO: il vento sembra essere calato e i cumuli iniziano a formarsi già al mattino. Nel primo pomeriggio andiamo in piana e subito vediamo qualche para in volo. Questo ci fa ben sperare: saliamo in decollo a Forca di Presta. La base è sopra il Vettore (oltre i 2000 m). Tuttavia vento ce n’è ancora. In decollo troviamo la ragazza austriaca del giorno prima (Martha) con il suo fidanzato (Thomas). Un po’ di inglese masticato male e si inizia a fare amicizia. Dopo un mezz’oretta Andrea decide di decollare. Davanti al decollo c’è solo un po’ di dinamica e si dirige verso il Vettore dove anche da basso si riesce a risalire senza problemi. Fatta un po’ di quota opta per il ritorno e per il top. Un decollo immenso peccato per la vela di Thomas che era nel punto sbagliato al momento sbagliato. Nessun danno comunque. Dopo un po’ decolla anche Viviano che arrivato su Vettore decide di girare una termica quasi fino in cima superando i 2200m e godendosi un panorama di quelli indimenticabili. Entusiasta decide di scendere visto anche lo sviluppo di un cumulo un po’ minaccioso. Fuso poi decide di portare in volo col biposto la Mirella. Decollo perfetto, un po’ di dinamica e poi top con conseguente strascico a causa del vento. La giornata finisce così, contenti per aver finalmente fatto un volo discreto.
  • MERCOLEDì 14 AGOSTO: oggi il vento ci costringe a salire al decollo del Fontanile. Il Fuso e la Mirella volano col Biposto seguiti da noi due (Andrea e Killer). Poco più di una planata tra l’altro leggermente in sottovento. Un volo di m…., ma va bene lo stesso. Giriamo un po’ in cerca di un collinotto per fare un po’ di dinamica ma il vento che nei giorni scorsi non era mancato oggi sembra scioperare e ci tocca lasciare le vele negli zaini. Ritorno in campeggio per una doccia calda e poi cena da Beppe ad assaggiare i piatti a base di lenticchie, castrato ed altri prodotti tipici.
  • GIOVEDI’ 15 AGOSTO: è già ora di ritornare a casa. Smontate le tende, altro giro in piana per tentare l’ultimo volo ma oggi c’è poco da volare. Il vento è da nord, e così desistiamo subito da ogni tentativo. Qualche acquisto e via verso casa.

Così finiscono anche queste vacanze, in un posto in cui si vola sempre poco ma così strano e tranquillo che ti lascia sempre quel senso di malinconia e che non ti fa mai dire addio ma arrivederci  alla PROSSIMA VOLTA.

Un ringraziamento ai mie amici e compagni di viaggio, Alberto Viviano e Mirella per la belle vacanza e i bei momenti passati.


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